Enac: fermo amministrativo Seabird 1 è atto dovuto
“Le regole sono uguali per tutti, anche in
volo. E il fermo amministrativo del velivolo di ricognizione e pattugliamento
Seabird 1 della ONG Sea-Watch è stato un atto dovuto, non scelta discrezionale”.
Così Enac chiarisce in merito al fermo amministrativo del Seabird 1.
Il
provvedimento è stato disposto a seguito di numerose segnalazioni della Guardia
Costiera, come da normative vigenti. Il legislatore ha, infatti, attribuito a Enac
il compito di irrogare sanzioni in materia, su segnalazione delle autorità
competenti.
In
questo caso è stata accertata la mancata comunicazione, con carattere di
priorità, da parte del pilota del velivolo Beechcraft Bonanza B58 Baron (marche
HB-GMM), di una situazione di emergenza in mare agli Enti preposti alle
attività di ricerca e soccorso (SAR – Search and Rescue).
Per
tali motivi, la Direzione Territoriale Enac della Sicilia Occidentale –
competente per gli aeroporti di Palermo, Trapani, Lampedusa e Pantelleria – ha
irrogato le sanzioni previste nei confronti del pilota e, in solido, del
proprietario/esercente Humanitarian Pilot Initiative, disponendo anche il fermo
amministrativo dell’aeromobile per 20 giorni, notificato in data 8 agosto.
Enac
sottolinea di aver agito nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, in
attuazione delle segnalazioni ricevute dalle autorità preposte alla sicurezza
in mare.